Teatro

'Cello Suite' alla Scala, corpi che vibrano come le corde del violoncello

'Cello Suite' alla Scala, corpi che vibrano come le corde del violoncello

"Cello Suite", dialogo poetico ideato dal coreografo Heinz Spoerli sulla Suites per violoncello solo di Bach, va in scena per la prima volta al Teatro alla Scala dal 5 al 19 marzo.

Il balletto entra dunque in repertorio ed è il secondo titolo della Stagione di Balletto del Teatro alla Scala, dopo la messinscena di “Schiaccianoci” di Nacho Duato.

Il coreografo Spoerli riesce a creare in questo balletto, un raffinato dialogo poetico nel quale passo e musica trovano una fizione completa, i corpi vibrano come le corde del violoncello.

Quando lavoro - afferma Heinz Spoerli - lascio che la musica venga a me: la coreografia è un dialogo con la musica e con la danza. Amo ogni tipo di musica, ho creato balletti con lavori di compositori di ogni genere, ma con Bach c’è un rapporto speciale, mi schiarisce le idee, mi fa concentrare. Per me Bach resta un compositore molto contemporaneo.

Spoerli, la cui più recente collaborazione con la Scala risale alla riapertura del Teatro nel 2004 con Europa Riconosciuta di Salieri di cui aveva curato le danze, ha sempre avuto uno speciale rapporto con Bach e ne ha coreografato prima le Variazioni Goldberg e poi le Suites per violoncello solo. Per Cello Suites - In den Winden im Nichts, creato nel 2003 e che ora per la prima volta viene presentato al Teatro alla Scala, è l’Aria a permeare la sua coreografia sulle Suite n 2, 3 e 6: un fumo leggero che si sprigiona dall’unico elemento scenografico, un grande anello ideato dall’architetto Sergio Cavero e illuminato dalle luci di Martin Gebhardt, che fa da trait d’union tra le tre parti del balletto.

Teatro alla Scala dal 5 al 9 marzo

www.teatroallascala.org